Albero genealogico della dinastia Giulio-Claudia

L A dinastia Giulio-Claudia è una delle famiglie più conosciute nella storia, ma non comune alle altre. Quali moti scuotono le donne di una famiglia non tradizionale dell’ antica Roma? Sono pronte a svelarcelo in prima persona. Conosciamole! Sono Agrippina Maggiore, Drusilla e Agrippina Minore.

A MAG: Livia, Livia, Livia… Sempre Livia! La perfetta matrona della famiglia.

DRU: Ancora con questa tua invidia?

A MAG: Si tratta di argomentazione mia cara. Cerco di comprendere il motivo di questa riconoscenza ad una tanto sottomessa creatura femminile, senza forza d’ opposizione a questo sistema. Una ricompensa alla sua debolezza.

A MIN:  Suvvia madre, non essere così severa… Avrà forse difeso i colpevoli della morte di tuo marito, Germanico, ma in fondo chi in questa famiglia è senza peccato..?

A MAG: Io dovevo essere la prediletta, l’ erede del potere di Livia. Era tutto puro, predisposto perfettamente. E invece… Io lo meritavo davvero. Tu invece, Drusilla, addirittura divinizzata “Diva Giulia”..!

DRU: Non sei forse mia madre?

A MIN: In questa famiglia non esistono gesti d’ amore, ma solo d’ astuzia. Ottenere il massimo della riconoscenza  (seppur attraverso la lussuria) è la vera dimostrazione di potere.

A MAG: Non sei libera da macchia Agrippina figlia mia.  Nonostante Claudio ti avesse scelta in sposa, lo convincesti ad ignorare il suo figlio legittimo per fare erede Nerone, frutto del tuo precedente matrimonio.

DRU: Ma la uccise poi quel viziato del suo adorato figlio!

A MIN: Zitta tu… Se non fosse stato perché te la facevi con nostro fratello Caligola… Non avresti avuto tutto quel lusso, e non avresti la grazia di cui godi.

DRU:  Dovetti soffrire per il vostro esilio. Tiberio non ebbe pietà. Nessuna di noi, a suo parere, meritava il prestigio di Livia.  Ma abbiamo avuto la nostra rivincita!

A MAG: Si cara. Nelle nostre preziose monete, simbolo del potere che vige sopra ad ogni scambio di denaro, io ho conquistato il mio ritratto sul lato frontale.

A MIN: Anche io madre: anche se per poco ne ho avuto il lusso, e mentre ero ancora in vita! Livia non ebbe mai questo diritto.

DRU:  Lei seppe governare con premurosità ed ingegno, ma noi abbiamo stravolto le regole della dinastia, animandone le sorti. I nostri volti sono ancora intatti nelle sculture a noi dedicate sul podio del Foro di Veleia, che ora osserviamo da Parma indisturbate.  

A MAG: Noi abbiamo fatto la storia!