È possibile essere mamma, moglie e sorella, della solita persona? Beh, oggi senza ombra di dubbio no, ma le cose erano diverse in epoca romana.


Il ruolo che la donna ha avuto durante il corso della storia non è infatti sempre stato lo stesso. Diventa interessante allora, analizzare come a quei tempi, la figura femminile ha avuto un ruolo molto rilevante sia all’interno della famiglia, che nell’ambiente politico e nelle sorti della vita pubblica.

I vari intrecci e le dinamiche famigliari, gli usi e i costumi , presentano però anche il lato di una civiltà che agli occhi di oggi potrebbe essere ritenuta incomprensibile, contro natura o, addirittura oscena. È con questa premessa che ho deciso di presentarvi Livia

Livia Drusilla Claudia è stata colei da cui discendono alcuni dei personaggi romani più importanti: fu trisavola di Nerone e nonna di Germanico e Claudio. A renderla indimenticabile però, sarà il matrimonio con Ottaviano Augusto, avvenuto dopo il 39 avanti Cristo, quando si incontrarono a Roma, mentre lei era sposata con Tiberio, il figlio che aveva concepito.

Già a partire dal 35 avanti Cristo Ottaviano le concesse l’onore di gestire le sue finanze, non ostacolando neppure la sua conseguente ascesa nel diventare figura centrale nella politica imperiale. L’intenzione di farla rientrare all’interno della gens patrizia dei Giulii inoltre, porterà Augusto ad adottare Livia e Tiberio, rendendoli entrambi suoi figli.

Statua di Nerone

A quanto pare, la sua forte personalità la spingeva ad essere una donna ammirata da tutti. Malgrado le sue avventure galanti infatti, rimane tra i secoli il ricordo di una Livia premurosa e leale nei confronti del marito, di cui si prendeva personalmente cura, insieme al resto della casa.

Livia inoltre continua ad essere ricordata come una donna che non indossava né vestiti appariscenti , né gioielli preziosi. Quella che la civiltà di oggi la collocherebbe dentro ad un ambiente lussuoso e superbo, veniamo quindi a scoprire che in realtà non ha mai superato i confini della semplicità.